E’ la migliore scuola del suo genere in Italia per il ranking Indire, l’ente di ricerca del Miur.Si studiano mobilità sostenibile, aerospazio e meccatronica
Primi e premiati di fronte a Mattarella: l’Istituto tecnico superiore per la mobilità sostenibile, aerospazio e meccatronica del Piemonte, l’Its Camerana di Torino, è la migliore scuola del suo genere in Italia. Parola del ranking Indire, l’ente di ricerca del Miur, che nel suo monitoraggio annuale sul settore lo ha messo al top di una classifica che comprende tutti i 201 istituti simili del Paese.
Con un indice di efficacia del percorso formativo pari a 98,6 punti su cento. Cosa vuol dire? Che tutti i diplomati che escono dai laboratori e dalle aule dell’Istituto trovano lavoro subito nei loro settori. Ad esempio, «nell’ultimo percorso Its di meccatronica 24 su 25 diplomati sono stati da subito impiegati», spiega la responsabile dei corsi in questione, Luisa Cornero. E il venticinquesimo? «Lui ha deciso, dopo il diploma che ha ottenuto qui, di proseguire gli studi e iscriversi al Politecnico».
Risultati che valgono e pesano, tanto che pochi giorni fa l’Istituto è stato premiato nell’ambito del rapporto annuale di ItaliaDecide, alla Camera dei Deputati, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E poche ore prima era arrivato anche il primo premio per un progetto realizzato con Grob Italy e la Camera di Commercio tedesca.
Lavoro – specialistico e negli ambiti di formazione – e prestigiosi riconoscimenti: come si raggiungono questi livelli di eccellenza? Per capirlo bisogna fare una visita in via Braccini 17, sede della Fondazione Its, nello stesso edificio che ospita il Camerana, che è anche uno dei soci fondatori. Nei laboratori oggi ci sono circa 360 studenti divisi tra il primo e il secondo anno, impegnati nei percorsi di formazione di sistemi integrati e testing per l’aerospazio, meccatronica per aeronautica e industria, e-mobility, digital manufactorying, additive manufacturing e logistica integrata. A insegnare non ci sono docenti, ma tecnici di grande esperienza che arrivano dalle aziende del territorio, messi in rete dall’Unione industriale di Torino dal Polo di Innovazione Mesap, due dei principali partner della Fondazione. Per accedere all’istituto non basta avere un diploma superiore: bisogna anche passare una grossa selezione, vista la forte richiesta. All’interno, poi, laboratori, tecnologie e macchinari avanzati. I risultati non sono solo nei premi o nei tassi di occupazione. Sono stati gli studenti iscritti all’Istituto, in collaborazione con il Politecnico, a realizzare la forcella di snodo in titanio del sistema di trasmissione del Rover Lunare. E sempre loro oggi sono impegnati (insieme a due aziende di Torino, la Tyvak e la Nanoracks), nello sviluppo di un nanosatellite che verrà messo in orbita attraverso la Stazione Spaziale Internazionale nel 2022.
«In questi anni viviamo il boom dell’aerospazio e noi dell’Its siamo in prima linea perché qui affrontiamo con i nostri studenti e le aziende del territorio progetti di respiro internazionale», dice il presidente della Fondazione, Stefano Serra. Piero Buttigliengo, per decenni docente e oggi direttore onorario, quando parla dell’Istituto non trattiene l’emozione: «È bello vedere che qui realizziamo cose che mezzo mondo vorrebbe fare».
FONTE: www.lastampa.it